TRATTIAMOCI CON-TATTO
L’Automassaggio energetico sonoro
Il tatto: uno degli organi di senso più trascurati, sottovalutati, insieme all’olfatto; eppure, tramite la pelle, l’organo sensoriale più esteso e ricettivo del corpo, tutte le sensazioni vengono rielaborate dalla mente e diventano percezioni, emozioni e sentimenti.
Cosa sappiamo della pelle: che protegge, contiene, limita e contemporaneamente permette il contatto con gli altri, accoglie un’infinità di stimoli e risponde. Sin dalla nascita e già nel ventre materno è l’organo che permette la percezione di noi e filtra il mondo esterno.
Per questa ragione il tatto ha un’importanza fondamentale sin da subito.
Il tatto è il primo senso a svilupparsi e il contatto è il primo veicolo di una comunicazione affettiva: fornisce protezione, dà la sicurezza di non essere soli ed è la prova della nostra identità in quanto soggetti sensibili, oggetto di cura e di amore.
Nonostante sia un senso legato alla superficie corporea, il tatto trasferisce l’esperienza all’interno di noi stessi.
Strumento principe del tatto sono le mani con le sue differenti modalità espressive:
c’è un modo di toccare che è affettivo, comunicativo, carezzevole, che conforta e dà gioia, trasmette emozioni benefiche.
Usare consapevolmente le mani ci conduce alla riconquista della nostra capacità di trasferire benessere.
Il massaggio ha una storia molto antica, legata al genere umano.
Fin dall’antichità il massaggio, e ancor di più l’automassaggio, è stato il metodo più semplice e istintivo di autocura.
Possiamo riconoscere la sua azione analgesica nel semplice gesto di appoggiare una mano sul punto dolente.
Di letteratura ce n’è un’infinità sul tema, ma arriva il momento dell’esperienza…
Per questo ho voluto provare la pratica grazie alla riedizione del libro “Perfect Shape through dynamic System” di Caterina Germani, che inserisce un ricco capitolo sull’Automassaggio energetico sonoro.
Un metodo che sfrutta la vibrazione indirizzata, agisce su livelli:
energetico (calore)
meccanico (manipolazione diretta)
mentale (Intenzione)
sonoro (produzione sonora)

Durante la settimana del benessere ho massaggiato me stessa.
Mi commuoveva. È diventato tenerezza, amore, cura.
Caterina ci ha invitati a eseguire il massaggio con:
Attenzione, Intenzione e Dedicazione.
Mi sono sentita palmo a palmo per la prima volta.
Seguendo la tecnica, ho riattivato un piccolo scrigno da cui è fluito un grande calore.
La consapevolezza del respiro era il tappeto su cui viaggiavo.
La pratica dell’automassaggio ha inizio:
si parte dal viso con movimenti energici e amorevoli
si emette un suono specifico
si passa al collo, poi alla colonna vertebrale, torace, addome, zona lombare…
In ogni passaggio, qualcosa dentro affermava: “eccomi, io esisto”.
Il massaggio energetico lavora per raggiungere dalla pelle la profondità;
il suono con le vibrazioni crea risonanza, distende e prepara la muscolatura.
Il tappeto musicale, curato da Cristiano Corradetti, considera:
zone da trattare
frequenze specifiche
ritmica armonica al movimento
La “camminata sui glutei” ha rinforzato la zona pelvica,
l’emissione sonora ha fortificato la zona genitale.
La vibrazione che resta dentro mi ha reso più sensibile, più attenta, più viva.
La vita quotidiana ci rende automatici.
Bisogna ricordarci di noi, e delle esperienze che ci fanno bene.
Cercherò di dedicarmi tempo, ogni fine settimana, per massaggiare me stessa, sul corpo e nell’anima.
📌 Consiglio ai lettori di informarsi sulle iniziative di automassaggio su:
🌐 www.caterinagermani.net
~ Maria Rosaria ~